Rita Casdia

Rita Casdia (Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, 1977) vive e lavora a Milano. Si è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2000, perfezionandosi in Arte e Nuove Tecnologie all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2006.

Realizza opere in cui video animazione, disegno e scultura coesistono, caratterizzate da una struttura narrativa sciolta e disinibita, dalle forti valenze simboliche e metaforiche. Nei suoi lavori approfondisce le dinamiche elementari alla base delle connessioni emotive e della sessualità.

Ha esposto presso Fondazione Pino Pascali (Polignano a Mare), Fondazione Merz (Torino); Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), 14° Premio Cairo, Museo della Permanente (Milano), MUU Gallery (Helsinki), Museo Unicaja de Artes y Costumbres (Malaga) e in numerose gallerie private in Italia ed all’estero.

I suoi video hanno partecipato a diverse rassegne tra cui The Prague Contemporary Festival, Trieste Film Festival, Videoart Yearbook (Bologna), 39° Festival du Nouveau Cinéma (Montréal), LOOP Video Art Festival & Fair (Barcellona).

www.ritacasdia.com

OPERE ESPOSTE

Tree Story, 2021
claymation, 3’ 20’’

Tree Story (2021) è una video animazione realizzata in stop motion in cui piccole sculture modellate in plastilina prendono vita per dare forma a meditazioni sulla genesi e il destino degli essere umani e sulla vita. Figure antropomorfe ed entità larvali si muovono in uno scenario neutro, abitato solo da dettagli spaziali minimi. Ciò accentua il valore simbolico e metaforico di ogni elemento inscenato, che concorre a evocare un orizzonte di senso più che narrare una storia. L’incertezza e l’indeterminatezza degli eventi suscita una sensazione di angoscia non opprimente, ma sorda. L’albero da emblema di vita e di natura generatrice, diviene immagine di una vitalità abnormale e deforme.

Shapeless, 2019
inchiostro su carta, 5 disegni, 42X29,7cm cadauno

I disegni appartengono alla serie Shapeless (2019). Forme stilizzate, tra l’astraente e il figurativo, occupano la superficie bianca del foglio. Il groviglio di tratti a penna veloci e decisi, diviene intricato, ricco e stratificato fino ad raggiungere una qualità quasi materica. Da lontano infatti i lavori sembrano delle semplici silhouette bidimensionale. Se osservati da vicino rivelano una tridimensionalità propria, acquistando un volume che ricorda gli aggregati di plastilina filamentosa dell’artista.

Tree Story
Tree Story
Shapeless
Shapeless