Emilio Vavarella è un artista il cui lavoro unisce pratica artistica interdisciplinare e ricerca teorica ed è incentrato sul rapporto tra uomo e potere tecnologico. Le sue opere presentano una combinazione di utilizzo di nuovi media con obiettivi alternativi (non produttivi, poetici, disfunzionali), immaginando gli effetti futuri dei processi digitali attraverso l’uso della finzione speculativa e operazioni di decontestualizzazione in cui esaspera l’uso degli strumenti tecnologici per mostrarne i paradossi.
Emilio è attualmente dottorando di ricerca in studi cinematografici e visivi e pratica dei Critical Media all’Università di Harvard. I suoi lavori sono stati esposti in spazi espositivi internazionali come: MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; KANAL – Centre Pompidou, Parigi; MAMbo – Museo d’Arte Moderna, Bologna; Villa Manin, Passariano/Udine; Museo Nacional Bellas Artes, Santiago; National Art Center, Tokyo; Eyebeam Art and Technology Center, New York; Fondazione Studio Marangoni, Firenze; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.