BIOGRAFIA
Invernomuto è il nome della personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza, 1982). Con base a Milano, Invernomuto è autore di progetti articolati nel tempo e nello spazio, da cui derivano cicli di opere interconnesse. La sua ricerca spazia tra l’immagine in movimento, il suono, la performance e l’editoria. Attraverso queste pratiche indaga universi sottoculturali nei quali l’idioma vernacolare fa parte di un percorso di avvicinamento e affezione alle culture orali e alle mitologie contemporanee, osservate con uno sguardo che desidera esserne profondamente contaminato e rigenerato.
Il lavoro di Invernomuto è stato presentato in diversi contesti, tra cui recentemente Pinksummer, Genova; Cremona Art Week, Cremona; Una Boccata d’Arte, Vermogno (BI); MAXXI, Roma; OGR, Torino; Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz: MACRO, Roma; Sismógrafo, Porto; VOID Gallery, Derry.
Recentemente ha pubblicato VERNASCACADABRA (Xong Collection, 2023) e Black Med (Humboldt Books, 2022).
––––
OPERA ESPOSTA
MALÙ – Lo Stereotipo della Venere Nera in Italia [censored], 2015
Video HD, colore, suono
30:08 min
Partendo dagli esiti delle Guerre napoleoniche, passando dalle esibizioni della cosiddetta “Venere ottentotta” nel XIX secolo, ma anche per il colonialismo fascista in Abissinia, il cinema e la televisione italiana dagli anni Sessanta in poi, e arrivando quindi allo scandalo “Rubygate”, l’opera analizza la costruzione dell’immagine del corpo nero femminile nella società italiana. Molte delle immagini che si osservano sono found footage prese dai film Mondo Movie, un genere pseudo-documentario che proponeva, fra gli anni Sessanta e Settanta, rappresentazioni di realtà esotiche volutamente messe in scena per generare scandalo e voyeurismo fra gli spettatori. Attraverso il montaggio critico, Invernomuto restituisce queste immagini nella forma di un video-saggio che evidenzia il perpetuarsi nelle decadi di stereotipi collettivi razzisti di matrice coloniale. Il titolo dell’opera fa riferimento al noto dessert Coppa Malù, che negli anni Ottanta veniva promosso tramite la fotografia di un corpo nero femminile nudo con della panna posata sul braccio.