Ulla Rauter

Ulla Rauter (Vienna Neustadt, 1980) ha studiato Transmedia Art all’Università delle Arti Applicate di Vienna.

La sua attività si svolge all’incrocio tra sound art, arti visive e performance musicali. Uno dei suoi ambiti di ricerca è lo sviluppo di dispositivi e strumenti musicali elettronici sperimentali che rilevano stimoli fisici e sensoriali e li traducono in suoni elettronici. Questi strumenti, basati sull’uso di sensori, vivono una duplice vita espositiva, protagonisti, a livello internazionale, sia di performance che di mostre.

In qualità di artista, Ulla Rauter ha partecipato al progetto PEEK Digital Synesthesia (2013-2016) e ha sviluppato un progetto di ricerca artistica triennale dal titolo Sound Calligraphy. Anche grazie all’esperienza maturata come ideatrice e curatrice della rassegna annuale Sound Manifestos, Rauter vanta una conoscenza completa della scena internazionale contemporanea nell’ambito della sound art.

Dal 2013 è docente di Digital Sound and Voice presso il Dipartimento di Digital Art dell’Università di Arti Applicate di Vienna, dove insegna Digital Sound Processing e Technologies for Interactive Sound Installation.

www.ullarauter.com

Opere esposte

Glissando, 2007
archetto di violino, corde di rame, componente elettronica, custodia in legno, video della performance

Glissando (2007) è un archetto di violino dalle corde di rame che emette un suono a contatto con la pelle, per sfregamento. Essendo un conduttore naturale, la pelle diventa la superficie su cui si creano i suoni: una vera e propria interfaccia ‘elettrodermica’, nonché la parte più sensibile dello strumento. Le reazioni di conduzione della pelle determinano un limite alla possibile modulazione dei suoni, pertanto il controllo dello strumento da parte dell’artista dipende dalla sua capacità di controllare il proprio corpo e le sue reazioni emotive. “Suonare la pelle” diventa un modo per sondare il corpo e, essenzialmente, una forma di interazione con se stessi.

Rubato, 2015
metronomo, legno, solenoide, microcontroller

L’opera Rubato (2015) è costituita da un metronomo dotato di solenoide, che batte seguendo le variazioni del ritmo cardiaco dell’artista mentre ascolta un brano musicale. È infatti proprio la frequenza del battito a costituire la traccia del tempo del metronomo, che non scandisce quindi il tempo corretto di riproduzione di un brano secondo parametri precisi e ripetibili, ma si ‘accorda’ esso stesso al battito del cuore, a sua volta influenzato dall’ascolto musicale.

Glissando
Rubato
Rubato